giovedì, marzo 31, 2005

VERUSKA VI INSEGNA COME CONQUISTARE UN UOMO

Siccome è da lunedì che non scrivo, mi sembra giusto tornare con un bel post.
Oggi parleremo del mito personale della Paola e della Simofashion (ma anche un po' mio): la Veruska (nome inventato per proteggere la privacy).
La Veruska è amica della Rachele (come sopra) ed è una ragazza un po' particolare.
Oggi non parleremo delle sue fissazioni, nè delle sue apparizioni in tv, ma della sua missione impossibile: conquistare Giacomo, il migliore amico della Rachele.
Giacomo, Rachele e Veruska andavano al liceo insieme,ma la Veruska si è innamorata di Giacomo solo adesso, quando i due hanno riallacciato i contatti tramite la Rachele.
La Veruska, donna dalle innate capacità seduttive, sta cercando in tutti i modi di fare suo Giacomo, che non ha la benchè minima intenzione di cedere.
Ecco alcune delle tecniche utilizzate dalla Veruska:
1) dopo essere riuscita a convincere Giacomo a uscire insieme, l'ha portato prima a mangiare fuori, poi a fare il giro di tutti i posti in cui si andava a imboscare con i suoi precedenti ragazzi. Dopo aver fermato la macchina e essersi spostata sul sedile dietro, ha cercato di trascinare anche Giacomo, che è riuscito a non spostarsi dalle 21.30 alle 23, ora in cui sono tornati a casa.
2) ha fatto delle foto porno (e per alcune si è fatta fotografare da una amica) da inviare a Giacomo. Non sa che Giacomo non se le è tenute per sè, ma le usa come "punto di forza" quando conosce persone nuove: "Ehi, vuoi vedere le foto porno che una tipa mi ha mandato?"
3) gli ha mandato un sms per dirgli che si era fatta la ceretta all'inguine.
4) al cinema gli ha chiesto se era capace di levarle le mutandine senza che nessuno se ne accorgesse.

NB: la Veruska ha solo di recente scoperto Cosmopolitan, quindi tutti questi approcci sono farina del suo sacco.

lunedì, marzo 28, 2005

IL FASCINO DISCRETO DELLE NONNE

La famiglia FdC non è abituata alle grandi riunioni famigliari per le feste comandate: un po' perchè, anche volendo, non andiamo oltre le 11 persone, un po' perchè ci si odia tutti vicedenvolmente e si è deciso che è inutile fare gli ipocriti riunendosi felici intorno al desco a festeggiare natali, pasque, pasquette e compleanni.
Questo ha i suoi vantaggi, perchè mi consente di scegliere la torta che voglio per il mio compleanno (prima dovevo sempre stare a pensare che mio cugino- NB: dodici anni più di me- mangia solo le torte alla crema) e mi evita di dover mangiare gli avanzi del pranzo del giorno prima di mia zia, ma ha anche degli svantaggi, quali non avere mai assistito a qualche bella scena madre familiare.
Quando ero più piccola ci si trovava ogni tanto per mangiare insieme, ma il massimo che poteva accadere erano i bisticci stile Casa Vianello dei miei zii.
Fortuna che adesso ho un ragazzo, così la mia famiglia si è allargata (anche se non di molto) e posso partecipare a pranzi che riuniscono nuclei e generazioni diverse.
Il pranzo di Pasqua ha coinvolti infatti i genitori di Yoshi, gli zii e le due nonne, e proprio la nonna Campagnola ha dato vita allo spettacolo.
Complice mezza bottiglia di Chianti e un carattere burbero, la nonna si è arrabbiato con il papà di Yoshi, colpevole di averle detto che era cattiva a tenere con la catena il cane, non farlo correre nel giardino e volerlo far sopprimere dal veterinario.
Dopo essere ritornata a tavola per il dolce, la nonna Campagnola ha cominciato a borbottare qualcosa, per poi mettersi a piangere e chiedere a Yoshi di riportarla a casa, perchè suo figlio era un ingrato. Tutti hanno cercato di farla restare, ma lei si è vestita e, sempre borbottando, se ne è andata, seguita a ruota dalla mamma di Yoshi, che voleva accompagnarla a casa.
La mamma di Yoshi ha riferito che quando l'ha raggiunta, stava dicendo ad alta voce "male parole" (chiedete a Yoshi, perchè io non capisco il dialetto) contro il suo figliulo ingrato, e ha continuato a dire parolacce e a maledirlo per tutto il tragitto, tanto che la mamma di Yoshi aveva paura che se la prendesse anche con lei.

mercoledì, marzo 23, 2005

TUTTI IN GITA

Domani io e Scimmiottino Yoshi andiamo in Toscana e ci staremo tre giorni e mangeremo tanto cose buone e faremo dei giri (sotto la pioggia e le nuvole, perchè il tempo marca male) e dormiremo su un grande lettone matrimoniale

Ciao ciao

martedì, marzo 22, 2005

COME SONO BELLA!

CHI SONO IO?

Grazie all'onesto Infernale sono andata su questo sito.
Mi sono molto divertita sia con la mia faccia che con quella di Scimmiottino, facendo prove con foto diverse. Mentre Scimmiottino, in un modo o nell'altro, risulta essere un Accademic (in realtà con la foto più normale che avevo è venuto fuori che è artista), io ho avuto risultati ben diversi: bionda sono risultata più intelligente e anglosassone che mora.
La cosa curiosa è che questa foto

fa di me una ragazza anglossassone al 51% e slava al 46%, con un'attitudine da colletto bianco, mentre quest'altra foto (scusate se è un po' ingombrante)

dice che sono al 75% sud europa e al al 25% slava, ma così intelligente da essere un alpha accademic.
Ho inoltre imparato che se mi taglio i capelli tipo Flavia Vento o li faccio lunghi e rossi con una frangia piena avrò la faccia da una che guadagna meno (fra i 30mila e i 50mila dollari invece che tra i 50mila e i 100mila)

NUOVE DAL FRONTE OCCIDENTALE

Telepiù non è affidabile come Tgcom, ma come non riferire quanto segue?

1) Cristina Parodi darà l'addio a Verissimo. Il timone della trasmissione, dalla prossima stagione, dovrebbe essere affidato a Silvia Toffanin.
La notizia girava già questo autunno e la Parodi aveva detto che lei avrebbe difeso con le unghie e con i denti il posto. Si vede che adesso è troppo impegnata a cercare di salvare il suo matrimonio e ha lasciato scoperto l'altro fronte.
Però, che tristezza: prima tuo marito ti fa le corna con la tua amica buzzicona, poi ti tirano via la tua creatura televisiva per affidarla alla fidanzata del padrone. Sembra la tipica trama da chick lit.

2) Elisabetta Canalis vorrebbe tanto una parte nel "Decameron", il film che Dino De Laurentiis sta realizzando dall'opera di Boccaccio. Nel cast c'è già Misha Bartont, la Marissa di "The O.C."
Mi spiace per Elisabetta, ma se de Laurentiis non ha trovato un posticino per Manuelona, che già ha avuto modo di recitare in un film in costume e recitato anche in versi, non credo ci siano possibilità per lei.

3) MTV ha annunciato che la nuova programmazione primaverile prevede le nuove serie degli Osbourne, Newlyweds e Laguna Beach. La domanda è: davvero mi faranno vedere la terza serie di Jessica che al momento è appena iniziata (saremo alla quinta puntata) negli Stati Uniti? Se è vero sono proprio felice, perchè non mi tocca aspettare un anno per vedere Jessica farsi curare una carie!

domenica, marzo 20, 2005

UNA BAMBINA

Sabato pomeriggio, ore 15.30 circa. Yoshi e FdC, dopo aver percorso tutta via Mazzini (la via fighètta di Verona), decidono di fermarsi alla gelateria in fondo alla suddetta via per prendere due yogocoppe (yogurt gelatoso sormontato da vari gusti tipo cioccolato, frutti, etc etc).
L'avessero mai fatto! Il fanciullo interiore di FdC prende spaventosamente il sopravvento, come sempre avviene in questi casi. I due si mettono in coda, FdC però presa da irresistibile voglia di guardare tutti i gusti disponibili inizia a sgusciare in ogni dove cercando una fessura che le faccia vedere il banco e chiedendo ad alta voce "e quello che gusto è? e quello cos'è? e questo?". La signora davanti (di robustissima corporatura) non facilita la visione e perciò FdC si muove a destra e a sinistra alla velocità della luce per cercare uno spiraglio per guardare. Presente i bambini di quattro anni che non stanno fermi? Ecco.

Domenica pomeriggio, ore 17.30 circa. Yoshi e FdC sono alla stazione di Verona in attesa che arrivi il treno che riporterà FdC a Milano. La suddetta prende alla macchinetta una confezione di Raffaello. Dopo averne offerto uno a Yoshi si appresta a mangiare gli altri tre.
Ecco il fanciullo interiore che si palesa. Una persona normale infatti si accontenterebbe di mangiare i cioccolatini e basta. FdC no, FdC non si accontenta, FdC è una golosona di tre anni, FdC non può resistere alle microscagliette di cocco rimaste nella confezione: le fa scivolare sul suo palmo e le mangia leccandosi la mano. Questo comporta due cose: una mano leccata e appicicosa e una faccia impiastricciata di cocco bianco.

Se questa è una persona matura...
:)

venerdì, marzo 18, 2005

MORTACCI...

Scrissi un post, ma il computer ha fatto le bizze e il post non c'è più.
Sarà un segno del destino.
Anche perchè a chi gliene frega che oggi ho dovuto fare un esame con solo una brioche nello stomaco perchè il gelataio non aveva ancora pronto lo yogurt?

Alla fine del compito il prof ci ha chiesto com'era andato.
"VENTITRE!" ho esclamato io.
"Prof, mortacci sua!" lo ha apostrafato la Mara.
"Buongiorno contessa!" ha commentato il prof.
NB: il prof si ricorderà la Mara per questo e per il fatto che una volta si è messa a dormire durante la lezione.

GELATO ALLO YOGURT? NO GRAZIE

Sono molto triste.
Ieri avevo deciso che avrei pranzato prima dell'esame (ore 12.30) con un bicchierone di yogurt e muesli, per nutrirmi ma restare leggera e al pieno delle mie facoltà mentali. Purtroppo alle 11.40 il tipo non ha ancora lo yogurt pronto.
"Ho il gelato allo yogurt!"
E che me frega? Se magio un bicchierone di gelato nel momento esatto in cui suona la campanella devo scappare in bagno.
Ho dovuto quindi fare l'esame con nello stomaco solo la colazione e una brioche.
Poooooovera me...
E tra l'altro dopo che una volta ho bloccato l'accesso a una porta, non riesco più a installare il java per giocare su yahoo.

giovedì, marzo 17, 2005

MESSAGGIO ALLA NAZIONE

CHE PALLEEEEEE!!!!

mercoledì, marzo 16, 2005

UN PORCILE PER UNA MAIALONA

Essendo io dotata di una natura suina (dici poco? Si sa che del maiale non si butta via niente), mi piace portarmi dietro un surrogato di porcile: nella fattispecie il mio astuccio.
Il mio astuccio è il classico tubo (diametro 9 cm) dell'invicta, blu scuro, molto sobrio (ad eccezzione del lucchetto di Pochaco, che sta lì dalla seconda liceo). Quello che non è sobrio è il contenuto: un'accozzaglia cancelleria e oggetti inutili.
Nel mio astuccio ho:
- numero 2 righelli: uno omaggio dell'ottica Cenisio, molto bello perchè ha una gobba nel mezzo, per cui posso apporggiarlo sul naso e misurare la distanza degli occhi, l'altro con le farfalle, regalo di Yoshi, che non vedeva l'ora di disfarsi di un righello così femmineo.
- numero 4 evidenziatori.
In realtà sarebbero 5, ma al momento uno è su in camera. Ne ho due verdi, uno giallo, uno arancione e uno viola. Mentre tutti gli altri si scaricano in tempo brevi (e non ho ancora capito come si possono ricaricare), quello viola è lì da almeno 3 anni.
- numero 1 sbianchetto, che a volte genera un blob bianco.
- numero 1 tubetto di colla Pritt
- numero 3 matite normali
- numero 1 matita di quelle che hanno diverse mine infilate dentro, ma non a scatto. Insomma, una di quelle che, quando la punta è troppo corta, tiri via il supporto bianco, lo infili nel buco sotto e ne esce fuori una nuova. Questo prodigio era in un mini kit di cancelleria di un uovo di Pasqua di quando avevo 7 anni.
- numero 1 matita a scatto di Miffy, bianca e gialla.
- numero 1 matita/evidenziatore rosa, comprata perchè avevo voglia di prendere qualcosa di frivola a Vita e Pensiero.
- numero 2 pennarelli indelebili, uno a punta 2 (che non va quasi più perchè c'ho scritto sopra lo sbianchetto), l'altro a punta 5. Ottimi per ripassare i disegni, perchè asciugano in fretta.
- numero 1 penna a inchiostro gel blu. Non uso penne blu, ma ha un tratto fluido, ottimo per quando studio e devo fare schemi rapidi.
- numero 1 penna tipo Bic, blu, ma firmata Università Cattolica del Sacro Cuore. Non ho idea di dove l'ho intascata.
- numero 4 penne nere, di cui solo una scrive sempre. Due a volte si inceppano, la terza non ho idea se vado a meno, la quarta è una penna pregio, regalo di mamma a papà quando erano fidanzati, che tende a scaricare la cartuccia in tempa rapidissimi. Peccato, perchè scirve molto bene.
- numero 1 penna rossa, che non uso dalle medie, ma i miei usano il mio astuccio come cestino per tutte le penne inutili che trovano in casa.
- numero 1 Bic verde, per dare un tocco di colore agli appunti.
- numero 1 penna viola, che uso solo quando voglio colorare qualche scarabocchio.
- numero 2 confezioni di mine H 0,5.
- numero 1 forbice gigante, con l'impugnatura rosa Barbie.
- numero 1 gomma
- numero 1 temperino
- numero 1 taglierino, nell'astuccio da quando alle medie facevo cartonage.
- numero 1 graffetta grande
- numero 1 sorpresa dell'ovetto Kinder
- numero 1 portachiavi Bratz, sorpresa di un ovetto Bratz.
- numero 1 limetta per unghie di cartone, perchè non si sa mai quando ti si può scheggiare un unghia.
- numero 1 sasso, preso sulle rotaie di fronte a San Lorenzo, quando le rotaie avevano ancora i sassi in mezzo.

martedì, marzo 15, 2005

SUORE SELVAGGE

Se vi ricordate i workshop specialistici sono tenuti da persone che lavorano alla casa di produzione dei frati cappuccini. Pensavo che fosse molto più influenzato dal fattore religioso, invece, a parte il soggetto di alcuni prodotti, non si sente molto.
Il tipo di oggi era molto simpatico e interessante, anche perchè per un po' ha lavorato con Mario Giordano e ha spalato merda su Studio Aperto e la maggior parte dei giornalisti televisivi italiani (degli incapaci, totalmente digiuni di nozioni di regia).
Siccome gli scocciava riportarsi a casa le videocassette che aveva portato come materiale esemplificativo, ha detto di prenderle noi. Io ho scelto "suore in America"; in copertina c'è la sagoma degli USA, riempita con la bandiera a stelle strisce; sopra dei cerchi con all'interno delle suore: una sopra una specie di papamobile, un'altra che suona la batteria, ecc.
Il tuto mi ha fatto venire in mente Sister Act, e evocato l'immagine di un gruppo di suore che sfreccia in sella alle loro Harley Davidson, con i veli mossi dal vento, sulle note di "Born to be wild".
Che immagine icastica!

lunedì, marzo 14, 2005

LA SPADA NELLA ROCCIA

Ieri Yoshi si è lanciato in una dotta disquisizione sul tema "Donne che hanno voglia di cazzo: come ricoscerle"; in realtà non ha disquito molto, perchè è arrivato solo a formulare il seguente pensiero (non sono testauli parole, ma il senso è quello):
"Non dipende da come una si veste. Magari una può avere una gonna giropassera e le tette di fuori ma dare l'idea di una frigida/figa di legno, mentre una può essere vestita normale, "coperta", ma dare chiaramente l'idea di donna vogliosa si membro maschile".
Nonostante gli abbia chiesto delucidazioni e ulteriori segnali, non ha saputo rispondere. Quindi trasformiamo questa allegro e variopinto salotto in una tavola rotonda sul tema "Da cosa si riconosce che una ha voglia di sesso?".

domenica, marzo 13, 2005

LEZIONI DI VITA

Se c'è una cosa capace di rendere meno noioso un viaggio in treno è avere un bambino seduto davanti o di fianco: che sia un frugoletto pacioccoso capace solo di sorridere, fare "ghe-ghe" e sbavare o un pargolo quattrenne che continua a fare domande alla domanda, è sempre uno spasso e una gioia per il mio lato materno.
Oggi a Brescia sono saliti una mamma e un bimbo, di ritorno da una festa. Il bimbo era un amore: biondino, con gli occhi azzurri e le guanciotte rosse come il piccolo Sander (un picciriddu olandese che mangiava nel tavolo accanto al mio nella sala dell'albergo). Il bimbo si chiamava Filippo e aveva 4 anni, ovvero l'età dei perchè: "perchè quel signore non ha gli occhiali?", "perchè in aereo non si può parlare al telefono?", "come si chiama il signore seduto qui davanti?". La mamma ha dovuto inventarsi mille cose per farlo stare buono ma sveglio (non so per quale motivo non volesse che dormisse, anche se si strofinava gli occhietti con il pugno): hanno fatto il gioco "indovina a chi sto pensando dei tuoi compagni d'asilo?", poi l'ha fatto giocare con il suo timbro (credo fosse dottore) e gli ha fatto scrivere il suo nome, insegnandoli a fare la P nel modo giusto.
E' stata un'esperienza molto educativa, anche per farsi un'idea di come rispondere alle domande dei bambini, che torna sempre utile.
(in realtà il discorso doveva essere più esteso e articolato, ma voglio andare a giocare con un giochetto che mi ha mandato la Silvia)

giovedì, marzo 10, 2005

PROVE TECNICHE DI DIFESA DEL CONSUMATORE

Come vi ho già raccontato, l'ufficio stage dell'università Cattolica fa un po' acqua da tutte le parti. Esasperata dai problemi, nonchè spinta dalla mia vena polemica, dalle mie aspirazioni di paladina dei consumatori e dalla mia natura di avvocato delle cause perse, ho mandato la seguente mail alla responsabile.
Di per sè è una ragazza simpatica: mentre alle mail risponde sempre stizzita, dal vivo emerge tutto il suo imbarazzo, per cui ad ogni accenno di lamentela lei comincia a fare sorrisetti e a ridere nervosa.
Non dovrei mandarle mail cattive, anche perchè tutte le volte che mi ha interrogato agli esami (è assistente di chiunque) è sempre stata buonissima: ha pure fatto scmabio con un suo collega per interrogarmi, sapendo che il tipo mi faceva paura!

Ecco comunque la mail, con il suo tono meravigliosamente polemico e ironico (lo so, me li vado a cercare i calci nel culo, ma fare la sussiegosa non mi piace; spero sempre apprezzino la vis delle mie parole)

Gentile dottoressa *****, abbiamo un problema.
Non vorrei passare per quella che ne ha sempre una e diventare il suo
incubo, ma parlo a nome di un gruppo di studenti di televisione
iscriti ai workshop. Il problema è semplice: non ci arrivano mai le
sue mail sugli orari e le aule dei workshop (nel caso specifico quella
sul festival africano e gli incontri sostitutivi), quindi siamo
costretti a mandarle mail per dirle che "no, non ci sono arrivate,
potrebbe riinviarle per favore?".
Lo so che ogni tanto una mail va persa nella rete, ma mi sembra
alquanto curioso e statisticamente bizzarro che si tratti sempre di
quelle inviate alle stesse persone. Solitamente dice che sono le
nostre caselle sempre piene, chè dobbiamo controllarle e svuotarle
spesso: la mia casella, ma anche quella di altre persone che non
ricevono le mail se non dopo aver fatto pressione per ottenre le
informazioni, è da 2GB, e al momento solo il 12% è pieno, inoltre sono
solita controllare la posta minimo due volte al giorno. La domanda
quindi è: perchè a noi non arrivano sistematicamente i messaggi? Il
programma di posta elettronica sul computer dell'università ha qualche
problema? Perchè ripeto, è davvero davvero strano che questa cosa
continui a succedere!
La prego, non mi odi anche se la esaspero con le mie email di lamentela
cordiali saluti
Elisa

PS: siccome oggi (10 marzo) non è passata al workshop con il registro
delle firme, abbiamo provveduto noi a fare un foglio, firmato
dall'esperto che ha tenuto la lezione.

mercoledì, marzo 09, 2005

SEREUPIN

Bah.
La mia impressione è che gli psicofarmaci servono a ben poco se non abbinati a un lavoro di analisi per cercare di risolvere il problema alla radice. Usati di per sè mi sembra non facciano altro che nascondere la polvere sotto il tappeto.

martedì, marzo 08, 2005

WITH THIS RING THEE WED

La Paola mi ha regalato il cofanetto della prima serie di Newlyweds. Domenica sera, mentre Yoshi faceva cose da maschio adulto, mi sono messa a guardare i contenuti extra, tra cui una serie di interviste per ricostruire le tappe importanti della loro storia; tra i momenti presenti c'era anche la proposta di matrimonio: il sogno di Jessica era quello di ricevere l'anello a Natale su una mongolfiera, ma si è dovuta "accontentare" di riceverlo a febbraio alle Hawaii su una barca a vela, perchè a dicembre papà Joe aveva detto a Nick che era troppo giovane.

Ieri sera, mentre stavo facendo la mia toeletta, mi sono accorta che in 21 (quasi 22) anni di vita non mi sono mai immaginata il mio fidanzamento: il matrimonio sì, ma la proposta proprio no; il che è strano visto che è un classico dei telefilm americani con cui sono cresciuta.
Ho deciso che è giunta l'ora di pensarci, in modo da mandare precisi segnali a Yoshi, che non li coglierà o li dimenticherà subito e farà come vuole lui.
Nei film/telefilm ci sono essenzialmente 4 modalità:
1) cena a lume di candela, lui estrae l'anello e chiede "vuoi sposarmi?". Esattamente stile pubblicità Tim. Una proposta simile implica un ristorante costoso e un vestito da grandi occasioni, il che va un po' contro la mia natura da donna da osteria.
2) cena a lume di candela con anello nascosto nel dolce, che naturalmente viene recapitato al tavolo sbagliato o provoca un soffocamento, quindi lo escludo a priori.
3) romantico week end non so dove e proposta in un posto romanticissimo. La proposta va fatta in primavera, o comunque con una temperatura mite, perchè se fa freddo la sensibilità delle dita è inferiore e si rischia di far cadere l'anello.
4) creazione di un evento straordinario, come il summenzionato viaggio in mongolfiera. Assolutamente inconciliabile con me, perchè lsoffra di una forma di vertigine che mi trasmette il terrore di far cadere oggetti dall'alto.

Nessuno dei 4 metodi standard è quindi adatto alla mia persona: si accettano quindi propopste e suggerimenti.
Io avevo pensato di far legare l'anello alla schiena di Neko con un nastro di raso, in modo da usare il gatto come messaggero.

lunedì, marzo 07, 2005

LA FORTUNA CI ARRIDE?

Mentre eravamo in coda in autostrada abbiamo acceso la radio. La scelta della stazione l'ha fatta Yoshi, quindi abbiamo ascoltato radio Popolare, il che non è stato una brutta cosa, visto che ero (e sono tuttora) in coma cerebrale e quindi non sarei stata in grado di reggere nè una Platinette, nè una serie di frusci e cambi continui di stazione.
Arrivati verso Agrate si sono messi a parlare della sottoscrizione Primavera: una grande lotteria dove si possono vincere tanti bei premi, come una settimana in Messico, una vacanza in un villaggio in Sardegna, un anello d'oro con diamante;anche tra i premi minori ci sono tante cose interessanti (trattamenti al bagno turco, weekend, buoni per libri, un libro sul palazzo imperiale giappo) e questo ci ha fatto venire voglia di comprare un po' di biglietti.
Leggendo l'elenco completo dei premi, ne ho trovato certi la cui vincita sarebbe problematica; mi riferisco prima di tutto ai mobili: ma se io vinco un letto matrimoniale e due comodini dove lo metto? in casa mia posto non c'è. Certo sarebbe un utile contributo al progetto "mettiamo su casa", ma fino a quando i 40metri quadrati non ci sono, dove lo si piazza?
Un altra vincita inquietante è la torta per 30 persone: io 30 persone non le conosco, e se mangio troppa roba grassa mi viene lo squaraus!
E se vinco il premio 57? La mia età anagrafica va oltre i 12 anni: cosa me ne faccio del premio?
Ok, voi penserete: ma di che ti preoccupi? Tanto non vincerai niente.
Certo, è assai probabile: ma dovete sapere che una mia compagna del liceo grazie a radio popolare ha vinto un viaggio a Cuba e una vacanza in bici in Svizzera, quindi non è così remota la possibilità di portare a casa qualcosa.
Mi spiace solo che non ci siano premi tipo i cestoni pieni di prelibatezze o i prosciutti interi come alla lotteria della DolciTre (la marcia della mia scuola elementare)

sabato, marzo 05, 2005

CAFE' Y LECHE (cafè?)

Ho 21 anni e comincio a trovare di già qualche capello bianco nella mia chioma color caffè. Siamo nell'ordine di uno/due al mese.
Guardiamo al lato positivo: quando saranno di più potrò finalmente tingermi i capelli e passare a un castano chiaro dorato pieno di riflessi.

giovedì, marzo 03, 2005

PENSIERINI SULLA NEVE

Io abito a Milano. A Milano non nevica spesso, e quando nevica, di solito viene giù poca neve bagnata che non attacca.
Oggi invece ha nevicato molto e la neve è rimasta giù, così la città era tutta coperta da un manto bianco. Io mi sono tanto divertita a calcare la neve con gli stivali, per vedere quanto era alta e lasciare l'orma: ho anche messo il piede dentro a un cumulo di neve alto almeno venti centimetri!
La neve è bella, soprattutto quando i singoli fiocchi ti finiscono sulla manica del piumino e distingui la forma e la struttura: i fiocchi di neve hanno tante forme, tutte molte affascinanti.
La cosa brutta della neve è quando tanta gente ci cammina su e diventa una fanghiglia marrone, che quando ghiaccia è pericolosa perchè si rischia di scivolare e farsi male.

mercoledì, marzo 02, 2005

I WANNA BE

Una botta di vita mentre immagino di fare sesso sfrenato con Ted Nelson.
In realtà non so nemmeno che faccia abbia (avesse?) e mi sta pure un po' antipatico (troppo sovversivo e hippie balengo), ma tanto sono sotto effetto dell'acido lisergico, quindi che me frega?

COSI' E' SE VI PARE

Oggi questo blog mi annoia e stufa.
Qualcuno mi consiglia qualche link a giochini flash divertenti?

martedì, marzo 01, 2005

LA MORTE...

Mio dio...stiamo facendo un workshop con un tipo di una casa editrice chiesarola!
E' un tipo inquietante: smunto, con i capelli rossicci, gli occhiali tondi; sembra un seminarista o un discepolo di Freud e parla con una voce calma, priva di vita, come un pretino di campagna, o come il prete del cd di Elio e le Storie Tese.
Ci ha fatto fare il giro di presentazione: alzarsi in piedi, dire nome, cognome, cosa si fa e cosa si vorrebbe fare in futuro ("vorrei uscire dal tunnel dell'alcolismo").
La lezione è noiosa come poche cose al mondo (tipo la visione di "Così è se vi pare"), inutile ("i media contribuiscono a definire la realtà e si possono usare bene o male")e dispersiva: che me frega di sapere che nel popolo ebraico non esiste analfabetismo perchè si legge fin da piccoli? Ok, è una curiosità, serve a "fare cultura": ma un workshop non dovrebbe essere pratico?

Mio Dio! Ho visto che le slide della presentazione sono sull'argomento "daò sacramento del matrimonio al sacramento delle nozze" e altre amenità sulla formazione teologica e religiosa!